giovedì 9 ottobre 2008

schiantarsi contro a un muro

SENTO UNA NOTA AMARA GIU' NELLA GOLA.
NON SO DIRE NE DA DOVE, NE' DA QUANDO.
SE CI FOSSE ABBASTANZA PROFONDITA' IO...

MA IN QUESTO POSTO IL CIELO SI SCHIANTA
CONTRO I MURI DELLE FABBRICHE E DELLE CASE.

lunedì 6 ottobre 2008

al post precedente si aggiunga quanto segue

si aggiunga che l'uomo che amo (o che credo di amare), non posso averlo.
si aggiunga che ho un grosso debito con la banca e una prospettiva di ammortamento pari a quindici o venti anni di sbattimenti.
si aggiunga che sono senza entusiasmo e che tutto quello che faccio deriva da uno sforzo immane che alla lunga mi sfianca.
si aggiunga che non mi fido di nessuno e che quindi tutto quello che potrei delegare lo faccio io.

amen

porca t....
mi sento come svuotata. mentre guidavo sentivo una nota amara giu nella gola. non so dire da dove provenga e non dipende dalla mia volontà.
è sentire che non c'è niente che ti somiglia nelle persone, in tutte le persone. le persone con cui vivi, le persone con cui lavori, quelle che reputi amiche.
l'amaro di non avere un'anima affine che ti corre accanto e che qualche volta ti guarda e capisce; lei che sa.
se ci fosse abbastanza profondità da guardare e nella cui interezza perdersi e ritrovarsi, ma il cielo, in questo posto, si schianta contro le mura delle case e delle fabbriche. se ci fosse abbastanza cielo, io potrei avere più speranza e non sentirmi così divorata da un'entità che mi annienta senza distruggermi.
ogni giorno fingo d'esser un pesce in grado di nuotare. fingo che le persone mi siano simpatiche e qualche volta nutro stima per loro. ma non è così, la verità amarissima, è che le trovo banali, vili, ignare e qualche volta persino abominevoli. solo che mi sono imposta di trovarle amabili. la noia di certi discorsi, diventa orrore per me.
vorrei essere un entità superiore, per poter avere compassione e per essere in grado di farmi bastare tutto questo. oppure potrei essere un essere inferiore, per non avere nemmeno l'idea della grandezza della vita e del mondo, e delle capacità dell'uomo.
vorrei non essere così difficile, così puntigliosa, così sarcastica, così amara e sofisticata. vorrei non essere così bella e vorrei non sentirmi fuori posto, almeno per una volta, tanto da sapere qual'è la sensazione che devo ricercare.

mercoledì 1 ottobre 2008

caldo e buio

non so perchè ma ho come l'impressione di essere dentro ad una stanza vuota. una stanza sferica, vuota e ferma.
resto appoggiata alla curva; come nel grembo materno resto in attesa che il tempo passi, che la gestazione di quel che sarò, sia compiuta.
c'è buio quì, e caldo.
e non c'è nulla di familiare. sono sola e lo sarò sopratutto fuori da quì. che sia una scelta è probabilmente vero. essere scostati dalla massa è un grosso problema per chi, come me, non ha imparato ad adeguarsi.
parlo e non sono compresa, guardo e sono fraintesa. nel bene e nel male, nessuno sa chi sono. nemmeno io.
mia madre dice che sono cattiva, perchè esprimo le mie opinioni senza curarmi troppo dell'effetto. dice che sono insopportabile perchè sono incostante e lunatica. dice che nessuno mi sopporta perchè sono ingrata.

io non so che pensare, ma da sempre, per me, l'opinione di uno dei miei genitori è stata fondamentale.
ed io mi accanisco, per convincermi che non devo per forza piacere ai miei genitori, nè tantomento alle altre persone. almeno non a tutte.
non è facile stabilire chi sei, nè cosa ti serve per sopravivere agli urti della vita, alle trappole sociali, alle tue stesse lacune.

non ho avuto genitori affettuosi. non si sono mai interessati a me, forse perchè sono sfuggente, malinconica, cruenta qualche volta, e sopratutto irreprensibile. alle persone non piacciono le persone che non sbagliano, o che anche nell'errore sono giustificabili.
le mie lacrime ho imparato a piangerle quando potevo farlo senza essere vista, come fossero una cosa deplorevole. le mie lotte le ho combattute in silenzio, nello sputo del colore sulle tele, sulle pagine segrete dei miei diari, e molte risposte le ho lette nei libri, miei compagni e soglie su mondi speciali.